In quale posizione preferiamo dormire? Supini, di fianco o a pancia in giù?
Forse non tutti sanno che, per riposare bene, è consigliabile assumere determinate posture durante la notte, mentre altre sono da evitare poiché causano affaticamento e pressione su alcuni punti del corpo.
In base alla posizione che si assume di notte, inoltre, è importante scegliere il cuscino più adatto: sul mercato ne esistono svariati modelli, per cui è bene concentrarci sulle nostre esigenze e su eventuali dolori cui andiamo più soggetti.
Iniziamo con l’elencare le tre posizioni più comuni in cui si dorme: a pancia in giù, supini e di lato.
La posizione a pancia in giù solitamente viene sconsigliata: innanzitutto favorisce il reflusso gastroesofageo, crea pressione sullo stomaco, non aiuta a respirare bene (anzi, in alcuni casi favorisce il russamento) e causa dolori alla schiena e al collo.
Altra posizione comune consiste nel mettersi di fianco, poiché rilassa e concilia il sonno. Esistono pareri discordanti a riguardo: c’è chi sconsiglia questa posizione poiché crea pressione sul fegato ed altri organi del corpo e preme molto sul braccio, causandone talvolta un indolenzimento e bloccando la circolazione.
Secondo altri pareri, invece, dormire sul lato è un’ottima scelta, se le spalle e le braccia vengono protese in avanti. In questo caso è bene che il cuscino sia più grande, così da garantire il corretto allineamento del collo con la colonna vertebrale, deve cioè coprire la distanza che si crea tra la spalla e l’orecchio appoggiato al cuscino.
Dormire sul lato è consigliabile soprattutto in gravidanza, poiché conferisce una sensazione di benessere alla mamma e al bambino.
Infine, la posizione migliore per dormire, ma spesso quella più odiata è quella supina, con la pancia rivolta verso l’alto.
E’ la posizione che garantisce il riposo migliore ed un giusto equilibrio a tutto il corpo: contrasta il reflusso gastroesofageo, non provoca dolori alla colonna vertebrale che risulta perfettamente distesa né contratture muscolari. Si raccomanda in questo caso di usare un cuscino né troppo basso, che irrigidisce troppo il nostro collo causando dolori al risveglio, né troppo alto, che costringe la colonna vertebrale ed il collo a flettersi troppo in avanti.
Come già accennato, sono disponibili diversi modelli di cuscino, per soddisfare qualsiasi esigenza del cliente: non esiste un cuscino che vada bene per tutti, l’acquisto deve essere personalizzato.
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