Tra i numerosi problemi che possono rovinarci il sonno, anche senza che ce ne accorgiamo, c’è il bruxismo notturno. Si tratta dell’atto involontario di digrignare i denti durante il sonno, un’azione della quale si è inconsapevoli, ma che può portare a seri danni ai denti.
Cos’è
Il bruxismo viene individuato dal dentista, che nota facilmente sui denti l’usura dovuta a questo problema. Questo disturbo può essere presente in tutte le fasi del sonno, e si divide in bruxismo fasico e tonico, a seconda della rapidità delle contrazioni, che possono andare dagli 0,5 ai 2 secondi. L’intensità del fenomeno può far sì che questo diventi una vera e propria patologia.
Il bruxismo colpisce molto spesso i bambini fino a 6 anni di età con una percentuale del 33%, e tende a ridursi man mano che l’età avanza, arrivando all’8% circa negli adulti di entrambi i sessi.
Le cause
Le cause di questo problema possono essere molteplici, ma le più comuni sono ansia, tabagismo, malocclusione dentale e deficit dei sistemi dopaminergici. Tra i sintomi c’è la difficoltà ad aprire la bocca al risveglio, difficoltà nei movimenti di articolazione della mandibola e una forte sensibilità alle temperature molto alte o molto basse.
Oltre a un danneggiamento permanente dei denti, il bruxismo peggiora la qualità del sonno, e di conseguenza anche della qualità della vita, aggiungendo stanchezza e stress alla quotidianità di chi ne soffre, riducendo le performance lavorative e influendo negativamente sul benessere generale e sull’umore.
Come si cura
Una visita dal dentista può essere sufficiente per determinare l’intensità del problema e formulare un’adeguata soluzione. Il bruxismo viene trattato con l’uso di un bite, una sorta di mascherina che ricopre i denti e che funge da protezione e separazione tra le arcate. Viene realizzato dall’odontoiatra prendendo un calco delle arcate dentarie, e dunque su misura, ma esistono anche dispositivi auto-modellanti, generalmente utilizzati in presenza di patologie più acute. All’uso del bite possono essere abbinate terapie mediche o di tipo psicologico, in base alle cause del disturbo.
Tra le azioni consigliate per ridurre il rischio che si presenti il bruxismo, c’è la riduzione di alcolici, caffè e sigarette. Bisognerebbe adottare uno stile di vita regolare e con ritmi più rilassati, evitando di dormire poche ore a notte.
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